Espositori da banco per il punto vendita: design e stampa, la guida

Il contesto POP (point of purchase), ambito nel quale gli espositori da banco sono i protagonisti, vive una fase di profonda rivoluzione. L’emergenza covid ha modificato le abitudini di visita e acquisto all’interno del punto vendita, portando i reparti marketing e customer care a rivedere campagne, strumenti e metodi di interazione con il pubblico.

In questo cambiamento, gli espositori rimangono centrali e continuano a essere la soluzione espositiva personalizzata di riferimento per i maggiori brand delle più importanti aziende dei settori farmaceutico, cosmetico, alimentare e della moda. Nessun marchio rinuncia alla visibilità data dallo spazio del bancone, che è il più affollato e osservato punto di passaggio e luogo di raccolta dei visitatori, siano essi clienti o semplici curiosi.

L’espositore da banco è ciò che accompagna da sempre il momento finale, e spesso più importante, dell’intera esperienza all’interno del punto vendita.

 

Espositori da banco: design

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L’individuazione e lo sfruttamento degli spazi espositivi è una vera e propria ricerca, tramite la quale importanti marchi vanno a migliorare la propria presenza nel punto vendita e nei centri commerciali.

Il design degli espositori da banco considera vari fattori, quali posizione del bancone e sua altezza, campo visivo in prossimità delle casse, tipo di interazione che si vuole ingaggiare con il consumatore, materiali e ovviamente design per una forma che porti il massimo risultato in termini di visualizzazione e azione.

Il design, affidato ai reparti creativi e marketing, contempla anche una fase di scelta di materiali e stampa delle grafiche sulle superfici della struttura dell’espositore.

In generale, la creatività con la quale vengono progettati gli espositori è discriminante fondamentale per capire come lavori l’azienda che con tale strumento intende comunicare un prodotto e spingerci al suo acquisto.

 

Espositori da banco: la stampa

La stampa di espositori da banco è realizzata da aziende cartotecniche. Queste hanno al proprio interno macchinari per la stampa offset e la stampa digitale che consentono di stampare sulle superfici degli elementi che andranno a formare la struttura dell’espositore personalizzato.

Stampa di espositori in quadricromia, stampa in esacromia, stampa digitale: ogni alternativa porta con sé dei vantaggi che porteranno i costi di progetto all’interno dei limiti del budget, nel rispetto della ricercata qualità massimale dei colori, della definizione e in generale del risultato finale desiderato in termini di colpo d’occhio. L’estetica, per le soluzioni espositive, è il primo biglietto da visita per la qualità e l’autorevolezza del marchio stesso.

 

Espositori in cartone da banco

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Come anticipato nel paragrafo precedente, i macchinari per la stampa offset consentono di stampare lotti di centinaia di pezzi, abbattendo i costi di stampa degli espositori da banco in cartone. Ci sono svariati tipi di materiale con i quali questi elementi vengono realizzati: il più comune e opportuno in termini di costi è proprio la carta.

Ma cartotecnica non significa semplicemente “strato di carta“: le superfici degli espositori in cartone possono essere realizzate con vari tipi di carta, quali l’accoppiato, l’ondulato, il microonda, il cartone vegetale, il cartoncino testo oltre a laminil e polistirolo e addirittura altri materiali ancora più particolari e complessi.

Il cartone può poi essere ulteriormente spinto, in termini di qualità e resa anche al tocco (non dimentichiamo, infatti, che si stia parlando di espositori in cartone da banco, quindi ad altezza tavolo e soprattutto raggiungibili: elementi che sono in origine pensati per invitare ed essere sollecitati da una interazione manuale continua), con la plastificazione lucida e opaca. Oltre a vari tipi di laminature.

 

Espositori in plexiglass da banco

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La realizzazione contempla anche materiali più pregiati (e costosi), quali ad esempio il plexiglass. Questo viene utilizzato in generale per progetti dal budget più importante, ma anche per necessità dovute alla robustezza o trasparenza della struttura dell’espositore pensato.

Gli espositori in cartone plastificato possono reggere pesi assolutamente importanti e vengono progettati per portare al proprio interno scatole, depliant e campioni, ma è indubbio che gli espositori da banco in plexiglass consentano soluzioni più spettacolari e coraggiose: come, per esempio, i vani per scatole e campioni posizionati anche sulle superfici verticali e non solo sulla base.

Un crowner (la superficie verticale che fa da sfondo) più alto e robusto, che possa “dominare la scena” senza il rischio che la struttura dell’espositore a lungo andare – magari dopo un numero di interazioni con i clienti che passano, toccano e interagiscono – ceda o si pieghi.

Per valutare l’incidenza di questi fattori, le aziende che si occupano della produzione di espositori personalizzati lavorano fianco a fianco con gli uffici marketing e di controllo qualità delle aziende committenti per arrivare alla scelta ottimale in termini di qualità e costo.

 

Espositori da banco con ganci

Anche se piccoli, gli espositori da banco possono contenere anche dei ganci, come anche tasche per depliant e vani per l’alloggiamento di scatole e campioncini omaggio.

L’utilizzo dei ganci per espositori da banco è meno diffuso rispetto a quelli da terra, anche se per specifici progetti il tipo di prodotto che si propone può prestarsi a una soluzione di questo tipo.

La progettazione e il design degli elementi, siano essi scalini, scaffali e crowner, viene portata avanti da committente e produttore con quest’ultimo che provvederà a fornire soluzioni alternative e funzionali. Spesso cambiando il progetto iniziale, per ottenere un risultato migliore in termini di interazione e stabilità.

About Antonio

Ingegnere elettrico appassionato del web a 360 gradi. Attivo nel settore da oltre 15 anni, gestisco numerosi blog che curo con meticolosa attenzione, cercando di seguire le regole "non scritte" della SEO.